MASTRO BIANCO CAMPANIA IGT

Il territorio irpino è particolarmente vocato alla viticoltura a causa delle sue caratteristiche pedoclimatiche e dai suoli fortemente ricchi di elementi provenienti dal Vesuvio.

Terra di viticoltura autoctona dove il vitigno Aglianico è largamente diffuso e noto per le sue prestazioni di notevole livello qualitativo.

DENOMINAZIONE
Bianco Campania IGT

VITIGNO
Coda di Volpe, Fiano, Greco e Falanghina

VIGNETO E TERRENO
Le tenute per la produzione del Mastro Bianco sono situati su un terreno in prevalenza argilloso calcareo, con un’esposizione a Sud-Est e su altitudini medie di 350 m s.l.m.

Il sistema di allevamento è la spalliera a guyot, la densità di impianto media è di 3.000 ceppi/ettaro e la resa di circa 80 q/ettaro e 2,6 kg/ceppo.

ETA’ DEL VIGNETO
In media 15 anni.

PERIODO E SISTEMA DI RACCOLTA
Metà ottobre, raccolta manuale.

VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO
Vinificazione classica in bianco in serbatoi di acciaio a temperatura controllata. Affina per almeno un mese in bottiglia.

MASTRO BIANCO CAMPANIA IGT

IL COLORE
Giallo paglierino.
IL PROFUMO
Il bouquet ricorda fiori freschi, l’ananas, la pesca e gli agrumi.
IL SAPORE
Conferma una buona freschezza con acidità equilibrata e note di agrumi e mela cotogna.

ABBINAMENTI
Antipasti

  • Finger food, insalate di mare.

Primi piatti

  • Portate semplici a base di pesci e crostacei.

Secondi piatti

  • Frutti di mare, polpi alla griglia.

 

ATTITUDINE ALL’INVECCHIAMENTO
10 anni e oltre.
TEMPERATURA DI SERVIZIO
12-14°C

MASTRO BIANCO CAMPANIA IGT

La viticoltura in questa zona ha origini antichissime, risalenti alle popolazioni locali e successivamente alla presenza di colonizzatori greco-micenei i quali diedero impulso alla millenaria coltivazione della vite, poi ripresa dagli etruschi.

Numerose testimonianze storiche evidenziano il particolare pregio dei vini di questa terra, utilizzati in epoca romana esclusivamente nei banchetti più esclusivi.

Il distretto vitivinicolo irpino è caratterizzato da una notevole variabilità delle caratteristiche pedoclimatiche, dovuta alla presenza delle catene montuose del Partenio e del Terminio che attraversano l’intero territorio.

Tale eterogeneità dona espressività a una gamma di varietà produttive, tutte nell’impronta della viticoltura autoctona di antica origine, che si differenziano in rapporto ai suoli, ai sesti d’impianto, ai vitigni e al vigore vegetativo.

Il clima è continentale, con inverni rigidi ed estati piuttosto fresche, e caratterizzato da forti escursioni termiche tra giorno e notte, peculiarità che conferiscono ai vini eleganza, freschezza e longevità.

Il terroir

Suolo:In prevalenza argillosi
Vitigni: Aglianico, Falanghina, Greco e Fiano
Densità di impianto (ceppi/ha): l’Aglianico in media 4.000
Sistema di allevamento: spalliere con potatura a guyot o cordone speronato
Esposizione: in prevalenza Sud-Est
Altitudine: in media 400 m s.l.m.