Il comprensorio di Lapio, piccolo borgo della Valle del Calore, è reputato storicamente una terra d’elezione del Fiano. Questo vitigno ha rischiato seriamente di scomparire nel secondo dopoguerra ed è stato riportato in auge a partire dagli anni Sessanta grazie al faticoso lavoro di recupero della famiglia Mastroberardino, e in particolare di Antonio Mastroberardino.
La tenuta di Lapio si trova in un angolo di areale condiviso dal Taurasi DOCG e dal Fiano di Avellino DOCG, condizione comune anche all’area di Montefalcione. I vigneti sono localizzati su una collina che guarda a sud-ovest, caratterizzata da buona ventilazione e terreno prevalentemente argilloso e ricco di scheletro. In questo particolare sito il Fiano si caratterizza per una maggiore impronta aromatica, associata a struttura e mineralità , derivanti dalle caratteristiche del suolo.
Estensione della tenuta: 11 ettari
Suolo: argilloso calcareo ricco di scheletro
Vitigni coltivati: Fiano
Densità di impianto (ceppi/ha): 3.000
Sistema di allevamento: Guyot
Esposizione: sud-ovest
Altitudine: 400 metri s.l.m.
Vini prodotti :
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